A tutti i figli di settembre, quelli come me

cambiare-cambiamento


Ce ne sarebbero di cose da dire. È che tornare qui è sempre un po’ un inizio per me; come cominciare da zero, appunto.

Per molti anni sono stata, e forse lo sono ancora, una figlia di settembre. Mi piace che la routine torni a ricomporre i miei giorni, mi piacciono le certezze e mi piacciono i princìpi. Mi piacciono le serrande aperte, il traffico in centro e le puntate in prima visione delle serie TV. Mi piacciono gli abbracci che profumano ancora di sole, mi piace ritrovarmi negli occhi di chi ho lasciato prima dell’estate, quando il cuore era ancora pieno di progetti e attese su quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Mi piace capire cosa è cambiato, se è cambiato. Mi piace anche scoprire che non è cambiato nulla, di quello che di bello c’era. Perché non è detto che tutto debba cambiare, no? È quello che mi ripeto io, che sono andata a cercarmelo il cambiamento. Che lo inseguo, tutti i santi i giorni. Che lo temo anche un po’. Ma ferma non riesco a stare.
Mi dico che cambiare non è perdere, ma è anche trovare. È sacrificare qualcosa a favore di qualcos’altro. Che magari è meglio, magari non lo è. Che l’evoluzione è nell’uomo, da quando ha emesso il suo primo respiro.
E allora respiriamolo insieme, il nostro nuovo settembre.

A quelli che c’erano, a quelli che verranno. Ai figli di settembre, a quelli come me.


Commenti

  1. infatti è insito in ognuno di noi essere degli Ulisse alla ricerca ..al di là delle Colonne d'Ercole. Ma il ricomporre una compagine elettiva per affinità è esaltante, con connotazione di alto profilo di condivisione. Anche per chi si ritrova in rete ora....è un ritorno...
    simonetta

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  2. Anch'io mi sento figlia di settembre, forse un po' più d'ottobre...
    Bentornatissima :D

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  3. Anche io sono una figlia di (fine) Settembre :) Bentornata anche da parte mia!

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